mercoledì 27 febbraio 2008

La Premier non va oltre confine?

Niente Arsenal-Aston Villa a Singapore o Manchester City-Tottenham a Tokyo. Dopo la cancellazione di un meeting tra i vertici della Premier League e quelli della FIFA, l’ipotesi di una giornata aggiuntiva di campionato da disputarsi al di fuori dei confini inglesi sembra definitivamente tramontata. Il chief executive della Premier, Richard Scudamore, ha finito il suo “giro” di porte in faccia. La sua proposta è stata bocciata dai tifosi (che lui però non teneva in grande considerazione), poi dalla Football Association (che di potere ne conserva pochino rispetto al passato), quindi addirittura da un grande club come il Manchester United, che evidentemente preferisce le trasferte estive in giro per l’Asia a una partita secca lontano dall’Old Trafford, per finire con l’UEFA e la FIFA (che di potere ne hanno un bel po’). Chissà se Scudamore, dopo questo oggettivo fallimento, valuterà se dare le dimissioni o quantomeno rivedere la sua posizione. Altrove un pensiero del genere non sfiorerebbe nemmeno l’anticamera del cervello di certi personaggi. Ma forse questa è una riflessione fin troppo scontata da fare…

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