Il City si fa sorprendere dallo Swansea e lo United ne approfitta subito per tornare al comando della classifica.
Delude ancora il Tottenham, piegato dall'Everton. L'Arsenal passa in extremis contro il Newcastle, mentre il Chelsea batte a fatica lo Stoke. Situazione molto ingarbugliata in coda, dove sono di Bolton e Blackburn i colpi di giornata.
COS'E' SUCCESSO – Paradossi del calcio: un club dal conto in banca praticamente illimitato grazie alla proprietà dello sceicco al Mansour, il Manchester City, perde e deve abbandonare la vetta della classifica contro una squadra che può contare su fondi ridotti e il cui 20 per cento delle azioni è in mano ai tifosi, lo Swansea City. Con la sua bella realizzazione di testa Luke Moore, entrato in campo da pochi minuti, ha così dato uno scossone alla Premier, punendo dei Citizens molto deficitari soprattutto nella prima frazione di gara. Se la ride la metà rossa di Manchester, che contro il West Bromwich Albion non entusiasma ma si impone con un classico 2-0 grazie al “solito” Wayne Rooney. Al Goodison Park il Tottenham perde il terzo match consecutivo in campionato e vede Arsenal e Chelsea avvicinarsi pericolosamente in classifica. I Gunners approfittano appieno del passo falso dei “cugini” e con il 26esimo goal in Premier di Robin Van Persie, ma soprattutto un realizzazione in pieno recupero di Thomas Vermaelen, hanno ragione del Newcastle. Secondo successo consecutivo per Roberto Di Matteo, il manager ad interim del Chelsea, che così raccoglie anche i primi tre punti in campionato, dopo la qualificazione al sesto turno della Coppa d'Inghilterra. Ci pensa il “vecchio” Didier Drogba a ridare fiducia a un ambiente intossicato da troppe polemiche. Ennesimo passaggio a vuoto del Liverpool – 0-1 a Sunderland – ormai con la testa solo alla FA Cup. Prima vittoria in casa dopo otto partite dell'Aston Villa, che così fa un bel passo avanti nella lotta per non retrocedere. A proposito di zona calda della classifica, i due scontri diretti in calendario arridono alle compagini del Lancashire. Il Bolton strappa in maniera alquanto immeritata tre punti al QPR, mentre il Blackburn manda in depressione il Molineux Ground. Buon pareggio in rimonta del Wigan a Norwich. I Latics sono ancora ultimi, ma a un passo (due punti) dal paradiso.
IL TOP – Nove goal nelle ultime sei partite giocate, coppe comprese. Wayne Rooney ha evidentemente deciso di innalzare il suo livello di gioco in vista dei momenti topici della stagione. Allo United di questi tempi serve un trascinatore e il ragazzo di Croxteth lo è di sicuro.
IL FLOP – Le prime partite con Terry Connor alla guida della squadra avevano fatto ben sperare. I Wolves, però, hanno subito smentito chi era tornato a credere in loro. Una settimana fa le cinque sberle con il Fulham, sabato la sanguinosa sconfitta casalinga contro una diretta rivale per la lotta per non retrocedere, il Blackburn Rovers. Al Molineux c'è ben poco da essere ottimisti.
LA SORPRESA – Quello del Liberty Stadium era senza dubbio un risultato inaspettato, così come il successo dell'Everton sul Tottenham, nonostante i Toffeemen siano un'ammazza-grandi molto temibile e gli Spurs fossero reduci da un periodo di appannamento. Mai dare nulla per scontato, però, con le squadre allenate da David Moyes.
TOH CHI SI RIVEDE – John Terry non giocava in campionato da fine gennaio e sembrava destinato a un periodo di assenza forzata ancora più lungo. Invece dopo la panchina a Birmingham in FA Cup, contro lo Stoke è tornato titolare. E il suo Chelsea non solo ha vinto, ma ha anche mantenuta inviolata la porta per la seconda volta nelle ultime sei partite di Premier.
LA CHICCA – Per la serie certe cose non succedono solo in Italia. Avete presente l'ormai celebre goal fantasma di Sulley Muntari in Milan-Juventus? Quello non accordato a Clint Hill nella sfida salvezza tra Bolton e QPR forse lo “supera” - la palla era entrata di oltre un metro e il portiere era quasi tutto in porta quando ha effettuato la parata. Una ben magra consolazione per Adriano Galliani...
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Nikica Jelavic era il pezzo pregiato che i Rangers di Glasgow hanno venduto a gennaio per circa sette milioni di euro, cercando, senza successo, di evitare l'amministrazione controllata. All'Everton l'attaccante croato sta già mettendo in evidenza le sue capacità realizzative, come si sono accorti Harry Redknapp e i suoi.
Nessun commento:
Posta un commento