Dalle parti di Liverpool sponda Reds, è tornata di moda la possibilità di un trasferimento in un nuovo impianto nei pressi del vicino Stanley Park. Ma l'addio ad Anfield non è ancora del tutto scontato – per un problema di costi – e avrà dei tempi alquanto dilatati – non prima di qualche anno. Ancora più difficile che si riesca ad ampliare la storica arena del Liverpool. Come evidenziato dall'azionista di maggioranza John W. Henry, i possibili lavori alla Main Stand sono complicati, e di molto, dalla eccessiva vicinanza di una fila di abitazioni.
Cambia invece nome il City of Manchester Stadium. Per i prossimi dieci anni si chiamerà Etihad Airlines, in onore dello sponsor, l'omonima compagnia aerea, che verserà nelle casse dei Citizens la ragguardevole somma di 400 milioni di sterline. Un'abile mossa commerciale, oppure una furbata studiata nell'ottica dell'incombente fair play finanziario? La Etihad è di proprietà del governo degli Emirati Arabi Uniti e di conseguenza legata alla famiglia reale di Abu Dhabi, del quale fa parte lo sceicco al Mansour. Un “dettaglio” che ha già messo in allarme l'Uefa e fatto storcere il naso ad Arsen Wenger. Forse perché l'Arsenal dai naming right del suo nuovo stadio ha ricavato solo 100 milioni in 15 anni...
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